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Straordinarie le potenzialità di questo nuovo motore di ricerca per immagini, Picitup . Purtroppo, per noi utenti italiani, la limitazione è sempre la stessa: la ricerca in inglese funziona molto meglio! Ma provatelo, ne vale davvero la pena.

E siccome, in linea con l’argomento del post, le immagini a volte valgono più di mille parole… Ecco qui un filmato dimostrativo!

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Si chiama Cuil, Si legge Cool, ed è il nuovo concorrente di Google. Il motore di ricerca è stato messo appunto da una giovane azienda, fondata da ex ingegneri di Google. I suoi punti di forza? Beh, a differenza del motore più famoso del web, non basa la sua ricerca in base al PageRank, ovvero una classifica in base ad un valore numerico che viene assegnato alla pagina secondo un algoritmo molto complesso che ha fatto la fortuna di Google, ma in base ad un’analisi del contenuto delle pagine in archivio, molto in linea con l’affermarsi del web semantico.

Il motore, che ovviamente è ancora molto giovane e migliorabile (soprattutto se comparato alla grande G),  effettivamente promette molto bene: provate ad effettuare una ricerca, e troverete i risultati già divisi in categorie e con tanto di anteprime. Per ora la ricerca funziona bene perlopiù le pagine in lingua inglese… Ma c’è da aspettarsi, secondo le stesse dichiarazioni degli sviluppatori, un miglioramento da questo punto di vista.

Per approfondimenti:

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  1. Aprite GMail in Firefox.
  2. Nella barra degli indirizzi, copiare il seguente codice:
    javascript:window.navigator.registerProtocolHandler("mailto","https://mail.google.com/mail/?extsrc=mailto&url=%s","GMail")
  3. Firefox chiederà conferma. Clickate pure sul pulsante “Aggiungi applicazione“, che apparirà in alto a destra.
  4. Fatto! Facile no?

Da Lifehacker.com .

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Da Blo Google Ita

Si tratta di un mondo virtuale in 3D all’interno del quale gli utenti possono scegliere un proprio avatar ed interagire con altre persone in vari modi che vanno oltre alla semplice chat. Oltre a poter visitare le stanze già esistenti, gli utenti possono creare un proprio ambiente partendo da modelli. E’ possibile quindi creare una propria area come una casa, uno studio…ed è possibile arredarla con un catalogo di oggetti 3d. Avremo così il nostro spazio per ricevere altre persone… L’idea, spiegano, è quella di dare a questi mondi virtuali una dimensione più sociale, qualcosa che sia più espressivo di una semplice emoticon in una finestra del proprio instant messenger.

Ciò che lo differenzia dal famosissimo Second Life è che al momento non vi è una moneta di scambio e gli scenari non sono programmabili… anche se è possibile integrare gli ambienti virtuali nelle proprie pagine web, consentendone un accesso più diretto e semplice da parte degli utenti.

Leggi l’articolo completo su Blo Google Ita!

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